LA CONFESSIONE (1a parte)
Con questa rubrica, che ho chiamato "la confessione", iniziero' un percorso personale che mi portera' a raccontare la mia vita. So perfettamente quanto questo non sia originale e quanto non importi a nessuno della mia vita ed, infatti, non la scrivo per qualcuno; la scrivo per me.
Forse se mai accadra' che qualcuno che mi conosce e pensa di essere stato citato, visiti questo blog, potrebbe essere spinto dalla curiosita' di sapere cosa io pensi veramente di lui/lei ed andare a cercare il suo nome. Gia', perche' vi prometto, e mi prometto, che tutto quello che scrivero' sara' la sacrosanta verita'; senza filtri e senza ipocrisie. Normalmente si chiama auto analisi e, normalmente, e' strettamente privata. Invece io voglio scriverla qui.
Non avro' cadenze regolari cosi che nessuno si aspetti un romanzo a puntate in quanto si potrebbe interrompere improvvisamente e riprendere dopo svariato tempo. Sara', pero', qualcosa di profondamente vero; qui faro' nomi e cognomi e, se me li ricordo, scrivero' dove vivono, faro' la tara allo spessore delle loro azioni (buone o cattive che siano); parlero' dei loro vizi (e dei miei), delle loro malefatte (e delle mie) e cerchero' di capire gli eventi che mi hanno portato a questo punto, e geografico e della mia vita. Qui troverete nomi di industriali abbastanza importanti, di ex sportivi, di persone legate al mondo dello spettacolo, di politici e di gente, apparentemente comune. Grazie a Dio ho avuto una vita piena ed ho conosciuto molte, molte persone quindi c'e' molto da ricordare e molto da scrivere. A questo bisognera' aggiungere, of course, le mie famiglie: quella di origine (padre, madre, fratello e sorella con rispettivi consorti) e quella che mi sono formato.
Okay, tra un po saro' pronto a lavare i panni, sporchi o puliti che siano, nella piazza che piu' pubblica non si puo'. Chi vuole fermarsi ad ascoltare, fare domande o commenti e' il benvenuto; chi vuole replicare sara' il benvenuto (sempre nel rispetto della verita'); chi vuol dare solo un occhiata ma poi vede che lo sto annoiando e se ne va, beh! vi assicuro che nessuno meglio di me lo puo' capire.
Alla prossima sempre pensando: e allora, chevogliamofare?