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venerdì, dicembre 25, 2009


LEGGETE COSA SCRIVE IN UN QUOTIDIANO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL COSTARICA: OSCAR ARIAS
" Esattamente 434 anni dopo la morte di Andrea Mantegna, accaduta a Mantova il 13 Settembre 1506, nacque ad Heredia un bambino curioso quanto timido che avrebbe trovato nelle pitture e negli altari del grande pittore rinascimentale italiano, la piu' commovente espressione della pittura universale. L'incontro tra quel bambino, che oggi e' il Presidente deela Repubblica, ed un pittore scomparso da molto tempo , due esseri separati da 4 secoli ed un oceano, e' un fatto che si spiega sommando una serie di coincedenze: la biblioteca di mio padre, ove abbondavano i libri d'arte; l'opportunita' sfruttata di poter viaggiare all'estero e visitare musei; la carriera politica che ho costruito, che mi avrebbe portato a mete impensabili e la infinita fortuna di poter contare su buoni amici in tutte le parti del mondo che si sono rivelati indulgenti con la mia ammirazione per le opere del Mantegna. La Storia che raccontano i libri si sviluppa sempre attraverso linee logiche. Pero queste linee posseggono passaggi e porte segrete. Uno puo' collocarsi ben comodo e provare a viaggiare verso epoche lontane, utilizzando come mezzi le differenti manifestazioni artistiche. Omero e' la porta per la Grecia antica. Le miniature ed i manoscritti delle biblioteche medioevali sono il buco della serratura da cui possiamo osservare una epoca carica di cannoni. Il David di Donatello e' un tunnel che conduce alla splendore del Rinascimento, cosi come il Don Giovanni di Mozart ci trasporta in un classicismo di vestiti pomposi e notti bohemiens a lume di candela. Queste porte esistono in ogni opera dell'arte universale. Qualche anno fa, un giornalista mi domando', avendo la possibilita' di scelta, in quale posto ed in quale tempo mi sarebbe piaciuto vivere. Non dubitai un atiimo nel rispondergli che mi avrebbe affascinato vivere nell'Italia rinascimentale. Che cosa non darei per poter vedere la cupola della cattedrale di Firenze quando si stava costruendo? Cosa non pagherei per ammirare un Da Vinci o un Botticelli con i colori intatti? Cosa non darei per un prima copia del Decamerone di Boccaccio? O per vedere Michelangelo dare il tocco finale a La Pieta'? E, soprattutto, che cosa non sacrificherei per sedermi un pomeriggio ad osservare il Mantegna disegnare con i suoi pennelli il San Sebastiano o Il Cristo morto? Se avessi avuto questa fortuna, avrei potuto percorrere le gallerie dei palazzi della famiglia Gonzaga. Mi sarei potuto nascondere in un angolo della Camera degli Sposi ad ammirare per ore gli affreschi appena pitturati. Avrei chiesto al mio amico Mantegna che mi presentasse a suo cognato, Giovanni Bellini, ed insieme avremmo conversato per le campagne che una volta percorreva Virgilio. "
Questo e' quello che scrive il Presidente del Costarica sul quotidiano "La Nacion" del 25 Dicembre 2009.
Adesso andatevi a leggere, o ad ascoltare le interviste dei nostri politici e fatemi sapere se notate qualche differenza? E allora,chevogliamofare?

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