L'IMMAGINE DEL DECENNIO
In questi giorni mentre il 2009 ci lascia per far posto al 2010, i giornali di tutto il mondo hanno pubblicato varie graduatorie riferite ai personaggi, agli eventi che hanno caratterizzato questo decennio (2000/2009). E tutti sono concordi nel mettere al primo posto cio' che e' accadde l'11 settembre del 2001.
Qualcosa di completamente inaspettato ci travolse, una sensazione di incredulita' mista a paura si impossesso' dei nostri pensieri. Tutti noi ricordiamo perfettamente dove eravamo, cosa stavamo facendo, con chi stavamo parlando quando la notizia ci raggiunse. Questo fatto avrebbe cambiato per sempre le nostre vite! Ce ne rendemmo conto da subito; senza sapere chi e come poteva aver architettato qualcosa di tanto orribile. Rimanemmo come istupiditi davanti alle televisioni di casa, dei bar, degli autogrill; seguendo secondo per secondo lo svolgersi dell'orrore. Grattacieli in fiamme, persone che si lanciavano nel vuoto da piani altissimi, il crollo. E le facce degli americani presenti li, in quel momento, con dipinta sui visi la voglia di scappare lontano da quell'inferno e l'incapacita' di farlo. E noi li! A migliaia di chilometri di distanza ma vicini con il cuore, la mente, i sentimenti. Piano piano la sorpresa lascia il posto alla rabbia, al furore. Ancora oggi non riesco a capire quale mente malata si nasconde dietro questo atto. Chi e' l'essere umano che dovra' dar conto alla sua coscienza per le migliaia e migliaia di morti innocenti? E non iniziamo col dire: ah, ma gli americani hanno fatto di peggio!! Forse si, una volta; con Hiroshima e Nagasaki, ma quell'atto barbaro, perlomeno, mise fine ad una guerra! E che guerra! Questa follia, invece, l'ha scatenata una guerra. Dietro ai morti delle Torri Gemelle, infatti, bisogna contare i morti in Iraq, in Afghanistan, in Pakistan, in Egitto, in Somalia, a Madrid, a Londra e chissa' quanti altri posti; quanti altri attentati, quante altre rivalse. E non finisce piu'. Dal 2001 Bin Laden credo sia la persona piu' conosciuta al mondo, e piu' protetta. Le sue amicizie, importanti ed americane, lo tengono fuori dalla portata della giustizia, i suoi soldi comprano pastori afgani e personaggi dei servizi segreti fino ai politici USA. Tanto che la domanda, ormai stantia e poco originale, ma attuale fino a quando non si conoscera' la verita', e': ma e' stato veramente lui? Oppure e' stata la stessa mano che uccise JFK? Questo si supererebbe l'orrore dell'attentato. E di gran lunga!! E allora, chevogliamofare?
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