VERITAS LABORAT SAEPE, EXSTINGUITUR NUMQUAM

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venerdì, gennaio 08, 2010




IN EGITTO CRISTIANI MASSACRATI, IN ITALIA GLI EXTRACOMUNITARI METTONO A FERRO E FUOCO ROSARNO.
Due notizie apparentemente distanti fra loro ma che, secondo me, sono utili ad inquadrare meglio una situazione che, grazie ai buonisti per nascita ed oppurtunismo, rischia seriamente di sfuggirci di mano, se questo non e' gia' accaduto.
Dall'integralismo del nuovo Egitto fino al permissivismo esasperato della nuova Europa. Quella, per intenderci, che vieta il crocefisso nelle scuole; che permette veli piu' o meno integrali alle donne islamiche eccetera. La, in Egitto, un supposto stupro eseguito da un cristiano copto ai danni di una bambina ha scatenato una vera e propria caccia all'uomo, un vero massacro. I cristiani, senza distinzione ne di eta' ne di sesso, sono stati cercati casa per casa e trucidati senza pieta'. La polizia egiziana e' intervenuta con un ritardo che non esito a definire complice e nessuna, dico nessuna, voce politica e' intervenuta per stigmatizzare questi fatti. Adesso non voglio dire che uno stupratore non deve essere punito, ci mancherebbe altro, ma pensate voi se in Italia ogni volta che extracomunitario stupra, ruba, uccide si scatenasse una caccia all'uomo. Non ci sarebbe il tempo per fare altro. Da questa altra parte, precisamente a Rosarno, un gruppo, nemmeno piccolo, di stranieri sta letteralmente terrorizzando questa cittadina. Adesso leggo di un invio de una task force per sedare i tumulti e riportare tutto nella normalita'. Ovviamente questo dovra' essere fatto senza che gli extracomunitari soffrano di alcun danno fisico, pena la rimozione dalla forza dell'ordine a cui si appartiene. Come e' gia' successo a Mario Placanica, il carabiniere che per legittima difesa sparo' ed uccise un delinquente di nome Carlo Giuliani. Devo ricordarmi di scrivere su questo fatto, perche' quanto accadde a Placanica credo sia una delle piu' grandi infamie nella Storia d'Italia. Per tornare a noi la disparita' di trattamento nei due accadimenti mi sembra evidente. Ora, io vivo da straniero da parecchi anni e, per quanto possa sembrare banale, la prima cosa che faccio ogni qual volta arrivo in un Paese e' cercare di capire le loro consuetudini ed allinearmi ad esse. Lo faccio perche' e' giusto cosi. Non posso pretendere che persone nate e cresciute in un posto con le loro abitudini, i loro modi di fare, capiscano me in quanto "straniero". Ma questo banale non e'; chiunque mette piede in Italia, o meglio detto in Europa, crede di poter fare il padrone, protetto da politici codardi e corrotti e giornalisti ancora piu' codardi e corrotti. Africani, albanesi, zingari di tutte le tribu' sbarcano da noi con la presunzione di continuare con i loro riti tribali. Io non voglio generalizzare, per carita', ho conosciuto personalmente persone straniere perfettamente integrate e di una educazione, a volte, superiore alla nostra; tra l'altro mia moglie e' dominicana e questo dovrebbe bastare a mettermi al riparo dalla definizione di razzista. A meno che essere razzista non significhi pretendere rispetto perlomeno all'interno di casa mia o pretendere il rispetto delle leggi, quelle italiane e non quelle islamiche. Perche' se essere razzista signica questo ebbene lo sono. Vi voglio portare l'esempio del Canada, la Nazione piu' multirazziale al mondo. Io ho vissuto a Toronto e vi assicuro che in questa citta' c'e' veramente di tutto a livello di umanita'! Cinesi, indiani, cingalesi, russi, europei di tutte le nazioni, americani, latino-americani, africani, giapponesi, arabi; eppure tutto fila liscio. Perche'? Perche' la legge canadese non fa distinzione di razza e, a provocazioni violente, risponde con una violenza moltiplicata per due, a volte per tre. Un annetto fa circa, Toronto era al centro di manifestazioni pro-Sri Lanka, organizzate da cingalesi residenti in Canada. Questi cingalesi invadevano le strade del centro a migliaia ma......sui marciapiedi! Un giorno che hanno bloccato una delle arterie cittadine piu' importanti e' intervenuta la polizia a cavallo che a forza di bastonate a liberato la strada in un oretta! Il giorno dopo su tutti i giornali locali il Governo Federale dell'Ontario, con una pagina a pagamento, avvertiva i dimostranti che al ripetersi la situazione, a parte le manganellate assicurate, tutti quelli che sarebbero stati catturati sarebbero stati rimpatriati con effetto immediato, senza concedergli neppure di passare per casa; gli sarebbe stato revocato con effetto immediato qualunque permesso avessero per vivere e lavorare in Canada e che, per ultimo, sarebbe stato loro interdetto il rientro in Canada per sempre. I cingalesi hanno continuato a manifestare ma, appunto, stando bene attenti a non molestare il normale vivere degli altri cittadini. Bene, nessuno ha fiatato. Ne politici, ne cittadini, ne giornali. Tutti tacitamente d'accordo che quella fosse la soluzione piu' corretta da applicare in quella situazione. Attenzione che i cingalesi sono una forza voto non indifferente ma, sembra, i politici dell'Ontario sono meno codardi dei nostri. Non serve molto quando esiste la volonta' di porre fine a situazioni pericolose e di difficile gestione, ma questa volonta', nel nostro bel Paese, e' ben lungi da esistere.
E allora,chevogliamofare?

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