VERITAS LABORAT SAEPE, EXSTINGUITUR NUMQUAM

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lunedì, gennaio 04, 2010



L'ANNO NERO DELL'ECONOMIA CUBANA
Voglio dedicare un po del mio tempo a Cuba. Un po perche' la conosco per averci vissuto un po di tempo, un po perche' mi piace il popolo cubano ed un po perche' ho qualche amico che ricordo con piacere. Anche qui, pero', l'anno appena passato ha lasciato conseguenze abbastanza gravi per quel che riguarda l'economia. Questo nonostante l'impronta socialista che non lascia spazio a banche d'investimento, a istituzioni private e nonostante la sua scarsa integrazione nell'economia globalizzata. Gia' nel 2008 tre violentissimi uragani avevano inferto un duro colpo alla sempre fragile economia cubana, adesso il 2009 ha portato ulteriori problemi. Due su tutti: il calo del turismo (-10%) che contribuisce in maniera importante al PIL nazionale e poi l'esportazione di nickel, che rappresenta insieme allo zucchero l'elemento chiave del commercio estero di Cuba) e' calata sia come quantita' che come valore, visto che il prezzo internazionale si e' quasi dimezzato. Questi contrattempi hanno costretto il governo cubano ad azioni importanti ed, a volte, impopolari; si e' deciso infatti di ridurre le importazioni del 37% (cosa pesante per un Paese che acquista all'estero l'80% del suo fabbisogno alimentare), di contenere la produzione di elettricita' del 12%, e soprattutto di chiudere le mense gratuite, cosa questa dall'elevato valore simbolico. Como sea: Que viva Cuba y los cubanos! Sia per chi e' d'accordo con Fidel sia per quelli che gli sono contro.
E allora, chevogliamofare?

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