VERITAS LABORAT SAEPE, EXSTINGUITUR NUMQUAM

PER TE CHE VISITI QUESTO BLOG
Per prima cosa volevo darti il mio benvenuto ed anticiparti che i contenuti che troverai in queste pagine altro non sono che mie riflessioni personali sulla mia vita e su quello che mi capita intorno. Potrai incontrare della buona musica rubacchiata a you tube, qualche commento ad alcuni film e notizie piu' o meno curiose sui fatti del mondo. Vorrei migliorarlo, questo blog, quindi se hai qualche idea o commento non esitare ad inviarmelo. Ti auguro una piacevole permanenza e, ricorda, prima di andare via clicca sulla pubblicita'. A te non costa niente.

sabato, gennaio 23, 2010

Cosa succede quando non hai piu' niente? Che cosa accade quando non hai piu' nessuno? Quando stai per entrare nel mondo dei disperati? Ti guardi intorno e capisci che niente ha piu' un senso, il tuo stesso provare ad andare avanti non ha senso. Lo so, sei stato un leone, un guerriero ma adesso sei solo un vecchio leone. Tutte le ferite, tutte le delusioni, tutti i tradimenti ti hanno spossato. A volte provi a ruggire ancora, come anni fa, ma il tuo ruggito e' soffocato dalle umiliazioni subite e quelle, peggiori, da subire. Sei stato un gran bel leone; hai combattuto, hai vinto ed hai perso, ma adesso? Adesso cerchi una battaglia che valga la pena ed il non trovarla ti sprofonda in brutti pensieri, per ora! Solo brutti pensieri, cercando l'antico coraggio per trasformarli in azione, renderli concreti conoscendo, o credendo di conoscere, la soluzione, quella definitiva. D' altronde cosa altro ti rimane da fare quando ti accorgi di ruggire al vento; ti volti e vedi che il branco ti ha abbandonato; ormai sei solo un vecchio leone ed i vecchi leoni non servono a nessuno. Un nuovo capo si appropriera' del tuo branco, quello che tu hai formato e che, adesso, ti insulta e ti scaccia. Ce la fai a lottare ancora, vecchio leone? Hai voglia di lottare ancora? Perche' sai bene che una vita senza battaglie per te non e' vita; ti conosci abbastanza da sapere che preferisci smettere di giocare che fare la riserva o, peggio ancora, trascinarti. Non e' nel tuo stile!! Il tuo stile prevede il colpo di teatro, l'uscita di scena roboante, di quelle che ti fanno ricordare; ecco questo e' il tuo stile!! Senza banalita', senze mezze misure.
Dai vecchio leone, non sprecare il tempo a cercare soluzioni improbabili, non continuare ad umiliarti: la tua vita non cambiera', sei troppo stanco ormai, troppo ferito. Hai avuto quello che cercavi: l'ultimo tradimento. Adesso non permettere a questa gente di calpestare la tua dignita', non permettere loro di toglierti l'orgoglio, non gli permettere di farti sentire vergogna. Usa il tuo tempo per preparare e prepararti; sarai ancora protagonista, per poco ma una volta ancora. Coraggio vecchio leone, prepara l'ultimo ruggito, ancora uno e poi, finalmente, la pace.

mercoledì, gennaio 20, 2010





















HAITI: RIMANE INTATTA LA CITTA' DEI RICCHI!
Come volevasi dimostrare! Il Corriere della Sera di ieri, infatti, riporta la notizia che il quartiere dei super ricchi a Port au Prince e' rimasto praticamente intatto. Non e' che non si contano vittime ma non e' caduta nemmeno una tegola. Lassu', il quartiere e' su una collina, non e' successo nulla! Come ben spiega il giornalista autore dell'articolo non e' dipeso dalla qualita' delle costruzioni, in altri quartieri benestanti e' caduto tutto, ne una qualche legge fisica; semplicemente il Padreterno ha deciso che quelli lassu' non dovevano essere toccati da questa immane catastrofe! Non e' che questo mi rattristi sia ben chiaro, non mi auguro che dovessero morire anche quelli, e' che non capisco! Perche' mai ai poveri, gia esserlo e' una grande disgrazia nel mondo d'oggi, gli succede sempre di tutto ed ai ricchi no? Da cosa dipende questo fato, destino, maledizione chiamatelo come volete che colpisce sempre gli ultimi e mai i primi? Forse e' una questione di fila; visto che la sfiga arriva da dietro, arriva sempre addosso agli ultimi della fila mentre i primi sono ben riparati!
E allora, chevogliamofare?











lunedì, gennaio 18, 2010

"- A SOFFERIR TORMENTI E CALDI E GELI SIMILI CORPI LA VIRTU' DISPONE CHE,COME FA, NON VUOL CH'A NOI SI SVELI. MATTO E' CHI SPERA CHE NOSTRA RAGIONE POSSA TRASCORRER LA INFINITA VIA CHE TIENE UNA SUSTANZA IN TRE PERSONE. STATE CONTENTI, UMANA GENTE, AL QUIA; CHE SE POSSUTO AVESTE VEDER TUTTO, MESTIER NON ERA PARTORIR MARIA; E DISIAR VEDESTE SANZA FRUTTO TAI CHE SAREBBE LOR DISIO QUETATO, CH'ETTERNALMENTE E' DATO LOR PER LUTTO; IO DICO DI ARISTOTILE E DI PLATO E DI MOLT'ALTRI-; E QUI CHINO' LA FRONTE, E PIU' NON DISSE, E RIMASE TURBATO".
(Divina Commedia - III canto del Purgatorio)

venerdì, gennaio 15, 2010

LETTERA DI UN PEDOFILO A MIA FIGLIA!!!

QUESTA E LA LETTERA CHE MIA FIGLIA (13 ANNI) HA RICEVUTO, VIA FACEBOOK, DA UNO DI QUESTI PEZZI DI MERDA OGGI 15 GENNAIO 2010

Subject: francesco

"Ciao julia, sono un manager dirigente 42 anni, lavoro per la produzione del Cinema Moda e TV, e viaggio molto per lavoro, ti sto scrivendo da Parigi ma il 18 Gennaio torno a Roma, sono un uomo che non ha ancora trovato la donna capace di rubarmi la mia fantasia perché ho gusti molto fini e amo la femminilità in tutte le sue forme, sono un tipo che vive tutte le cose a pelle molto spontaneo e vero, alto 187cm. 79kg, capelli castani occhi verde scuro e mi piace fare equitazione e nuoto, fisico sportivo, ti scrivo perchè ho ricevuto un ms che dice se sono interessato alla tua amicizia, non so come è arrivato questo ms alla mia casella postale francesco362003@hotmail.com ,ma vedendo la tua foto non ho resistito a scriverti, sei veramente molto dolce e affascinante,veramente bellissima, mandami un ms al mio cell quando puoi parlarmi e ti chiamo (0039)3339683866 cosi ti spiego meglio il perchè mi piacerebbe conoscerti e considera anche che non mi piace internet e non ho mai chattato lo sto facendo ora perché mi ha coinvolto e incuriosito l’idea di questa nuovo tipo di conoscenza...la foto che vedi nel mio profilo non sono io per motivi di lavoro...ho scelto questa foto perchè mi somiglia ma sono sicuramente migliore... spero che apprezzi la mia sincerità e che mi dai la possibilità di farti vedere le mie foto e sentirti al telefono perchè sono sicuro che poi vorrai conoscermi nella vita ...sarebbe bellissimo iniziare il 2010 conoscendo te !! ti aspetto con un bacio francesco"

Questa lettera e' stata integralmente spedita alla stazione dei Carabinieri di Pescara, sede di Via del Santuario ed alla redazione delle Iene, vista la mia poca fiducia nelle Forze dell'Ordine italiane. Sono certo che non faranno assolutamente niente!!
UN SENTITO GRAZIE A MIA FIGLIA PER LA FIDUCIA CHE RIPONE IN NOI. SONO MOLTO ORGOGLIOSO DI TE, AMORE MIO!!
E allora, chevogliamofare?

giovedì, gennaio 14, 2010


BRILLANTE OPERAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO: PORTATA A TERMINE "OPERAZIONE CIUCCI"!!!

Marco, 4 anni, stanco dei rimproveri dei genitori a proposito del ciuccio ha promesso di disfarsene ma solo consegnandoli alla Polizia. Cosi i genitori hanno chiamato il 113 che, durante la festa di compleanno, ha inviato 2 agenti a casa di Marco a ritirare i ciucci.
Complimenti a Marco che adesso entra nel mondo dei grandi (forse era meglio se continuava con i ciucci!), complimenti ai genitori che hanno assecondato il loro bambino e, soprattutto, complimenti al dirigente del 113 che ha deciso di accontentare la famiglia. Ogni tanto un po di simpatica umanita' non guasta!!
E allora, chevogliamofare?

mercoledì, gennaio 13, 2010


L'ANGOLO DELLA SCOMMESSA
Stavolta ho toppato di brutto! La giocata di oggi, infatti, e' stata un totale fallimento. Sia il Camerun che il Genoa, infatti, hanno subito sconfitte nette ed inaspettate. Non ho visto la partita Genoa - Catania, ho pero' visto Camerun - Gabon e vi posso dire che la sconfitta del Camerun e' piu' che meritata. Piu' per demeriti che per capacita' del Gabon. Quest'ultima e' una squadra molto ordinata tatticamente (strano per una squadra africana) ma con evidenti deficienze tecniche. La vera, grande delusione e' il Camerun. Sfilacciato, egoista, senza idee con un Eto'o mai in partita e quasi irritante. Va be possiamo sbagliare. Alla prossima.
E allora, chevogliamofare?


TERREMOTO AD HAITI. MIGLIAIA DI MORTI.

AI PIU' POVERI NON VIENE MAI FATTO MANCARE NIENTE!!
Ancora una tragedia. Ancora una volta colpita una zona poverissima del mondo. Vedrete che alla fine i morti saranno centinaia di migliaia e non 1000 come sparato dalle agenzie nelle prime ore. Chiunque conosca quei posti sa come sono costruite le case, conosce la densita' di gente che vive nelle capitali in maniera piu' o meno documentata. Io non mi sorprenderei se arrivassimo vicino al milione di vittime. Li poi e' ancora piu' difficile di altri posti. La situazione e' talmente disperata e da cosi tanti anni che il Paese e' stato abbandonato da praticamente tutti gli stranieri. Ci sono enormi difficolta' di comunicazione, per portare i soccorsi bisogna passare per la Repubblica Dominicana; insomma una Nazione ed un popolo lasciati a loro stessi. Massacrati da guerre civili, vuoti di potere prolungati, politici che definire delinquenti si rischia di offendere i nostri (vedi Bertrand Aristide), fatti oggetto di un razzismo violentissimo perfino da parte dei loro vicini dominicani, flagellati da inondazioni ed adesso questo terribile terremoto. Certo che il Padreterno attua in maniera strana ed anche, secondo me, discutibile. Presa alla lettera la parola del Vangelo: " a chi ha sara' dato, a chi non ha sara' tolto anche quel poco" mi sembra che adesso stia esagerando! Mi sembra incredibile che le piu' immani tragedie capitano sempre a povera gente! Anzi non povera; poverissima! Ma cosa dovranno mai farsi perdonare gli ultimi per ricevere un trattamento tanto iniquo? Che cosa vuole Dio da loro? Perche' li martirizza in questa maniera? Non resta che sperare che anche un altro passo del Vangelo sia altrettanto vero di quello che precedente: " beati gli ultimi perche' saranno i primi". Non in questo mondo pero', magari nell'altro!
E allora, chevogliamofare?

martedì, gennaio 12, 2010


L'ANGOLO DELLA SCOMMESSA
Vista la percentuale che ci accompagna in questo angolo della scommessa iniziamo, da oggi, anche con le puntate infrasettimanali. Riflettori, per noi, puntati sulla Coppa d'Africa e la Coppa Italia.Cominciamo da Camerun - Gabon: grande la differenza tra le due squadre, oltretutto il Camerun puo' contare su quel fuoriclasse assoluto di nome Samuel Eto'o. Anche se iniziate le sorprese, vedi la Costa D'Avorio, non credo che qui si possa scappare da un 1 comodo.
Piu' o meno stesso discorso a Genova. Forse i rossoblu non avranno fuoriclasse del calibro di Eto'o, pero' sono un'ottima squadra. Fuori dall'Europa League vorranno fare bella figura in Coppa Italia. Pur schierando, immagino, seconde linee la quota e' troppa ghiotta per non puntarci.
Mercoledi 13 Gennaio 2010
Camerun - Gabon segno 1 quota 1,40
Genoa - Catania segno 1 quota 1,75
Puntata: 10 $ Vincita netta: 14,50

lunedì, gennaio 11, 2010

YouTube - 50 Cent - Ayo Technology ft. Justin Timberlake


Ancora dagli USA. Ammazza, che bravi!

IL PENSATOIO
(Italiani all'estero. Che cialtroni! Again)
Quando mia moglie ha letto il mio articolo precedente mi ha scritto una e-mail dicendomi che lo aveva letto perche' pensava parlasse di un argomento che, a suo tempo, ci fece incazzare anzicheno', e che io avevo totalmente dimenticato. Sbagliando; perche' ci sono italiani, come quelli dell'articolo precedente, che saranno pure dei cialtroni ma non danneggiano nessuno mentre ce ne sono altri che, con i loro comportamenti, generano o possono generare problemi. Questo preambolo serve a spiegare meglio la storia che e' piu' o meno questa: quando, tempo fa, io e la mia famiglia stavamo pensando di trasferirci in Canada, ne parlammo con Pier Luigi Spezia, un nostro amico di Pescara. Lui ci confermo' che era un ottima idea e ci presento' un tipo che viveva a Toronto e che, in quel momento, era in visita alla sua famiglia d'origine. Prima di proseguire voglio subito acclarare la buona fede di Pier Luigi, gran bravo e ragazzo animato da buone intenzioni. Purtroppo non posso dire altrettanto del "signore" che ci introdusse come nostro eventuale gancio in Canada. Costui venne a casa nostra (a mangiare e bere) e ci promise mari e monti. Si qualifico' come un importante imprenditore e mi assicuro' un lavoro e tutto lo svolgimento delle pratiche atte a regolarizzare il mio status di residente canadese. Addirittura mi anticipo' l'importo del mio stipendio: mi avrebbe pagato 18 $ l'ora! Mi diede il suo numero di telefono e mi disse di chiamarlo quando sarei arrivato in Canada. Nel frattempo Pier Luigi mi forni' di un altro nome: la signora Ivana Fracasso, presidentessa della comunita' abruzzese a Toronto. E con queste certezze partii. Arrivato a Toronto chiamai al numero che mi aveva dato quel delinquente farabutto senza che nessuno mai rispondesse! Allora provai a contattare la signora Fracasso che, per dovere istituzionale, avrebbe dovuto rispondermi; niente nemmeno li. Attenzione che con la Fracasso ho chiamato in ufficio piu' di qualche volta e parlato con una segretaria che mi diceva di richiamare il giorno dopo, questo ogni giorno. Alla fine le ho spedito una e-mail al suo indirizzo personale di posta elettronica; mai avuto risposta. Per fortuna ho trovato un briciolo di accoglienza da parte della comunita' dominicana altrimenti i nostri compaesani e le nostre rappresentanti (ben pagati oltretutto) mi avrebbero abbandonato completamente. Ho avuto il piacere di vedere in faccia quella troia della signora Fracasso quando c'e' stato il terremoto in Abruzzo. Era su tutti i giornali a spendere parole dicendo cazzate del tipo: "siamo sempre pronti ad aiutare i nostri connazionali in difficolta'"!!!! Spero tanto che un giorno la "signora" possa leggere questo scritto o che qualcuno la portasse al corrente della falsa, infame che e'. E spero trovi la dignita' necessaria a vergognarsi di lei e di quello che fa. E spero pure, speranza vana, che un giorno queste macchinette mangiasoldi che sono le varie associazioni all'estero vengano chiuse in via definitiva. Credetemi se vi dico che non fanno assolutamente niente per noi, italiani all'estero; ne loro, ne le ambasciate, ne i consolati. Tutti li a fare feste, con i soldi di chi in Italia paga le tasse, e aspettando il prossimo terremoto per farsi un po di pubblicita'!! LADRI!!!
E allora, chevogliamofare?

domenica, gennaio 10, 2010





IL PENSATOIO
(Sotto titolo: italiani all'estero, che cialtroni!)
Ieri, domenica, giorno in cui non ho scritto assolutamente nulla ho avuto da una chiacchierata con dei compatrioti anche loro residenti qui in Costarica,questo mi fornisce lo spunto per analizzare brevemente i comportamenti degli italiani quando sono all'estero. Come scritto abbondantemente, la mia esperienza fuori dai confini italici sta, piano piano, assumendo connotati importanti. Tanto che, con l'avanzare dell'eta', inizio a sentire la nostalgia dell'Italia, con tutti i suoi difetti, le sue manie, le sue irritabili mancanze. Ma il fatto di poter comunicare nella mia lingua, essere circondato dalla mia gente, mangiare le mie pietanze e andare in un bar a prendere un caffe' inizia ad assumere la faccia della priorita'. Purtroppo sembra che nel mio Paese nessuno abbia bisogno di una persona che, di media, alza i fatturati del 30/40%, che recupera oltre il 50% dei crediti, che riesce a creare un gruppo di venditori affiatato e funzionante. Si vede che le cose vanno a gonfie vele nella economia italiana! Ma tant'e'! Comunque questo in qualche modo mi allaccia al discorso che volevo fare. Allora parlando con questi signori vengo a sapere da loro che, entrambi, sono ex direttori commerciali. Adesso io qualcosa conosco a proposito di direttori commerciali e, vi assicuro, che nessuno dei due lo era. Come faccio a saperlo? Semplice. I direttori commerciali, anche quando sono ex, hanno sempre quell'espressione, come dire....da stronzi. Pero' posseggono uno sguardo sicuro, di chi sa quello che fa (anche se e' sbagliato quello che fa), di chi normalmente non ha bisogno di mentire. Ecco questi due, invece, avevano l'aria spaurita, falsamente decisa, da ex rappresentanti. Dovete sapere che, all'estero, chi faceva il muratore vi dira' che era un costruttore, chi faceva il portiere di uno stabile vi raccontera' di essere stato un amministratore di condomini con 20000 clienti e chi faceva il rappresentante diventera' un ex direttore commerciale. Nemmeno un ex capo area no; un direttore commerciale. All'estero gli italiani sono tutti ricchi e hanno lasciato il loro Paese in cerca di tranquillita', non hanno problemi di nessun tipo e sono felicissimi della loro situazione! Cazzate! Il 90% e' andato via perche' perseguitato dai creditori, molti non possono tornare perche' ricercati dalla polizia, hanno alle spalle matrimoni falliti e figli che non li vogliono piu' vedere e sono, per lo piu', dei morti di fame. La loro situazione attuale gli fa letteralmente schifo ma hanno paura di ammetterlo anche a loro stessi. Almeno io lo dico: sto vivendo una situazione di merda!! In una Nazione di merda! Stavolta ho pure scelto male il posto! Ah! Io tornerei a nuoto in Italia se avessi la possibilita' di avere un lavoro tranquillo. Ma, forse, io questa possibilita. ancora la posseggo molti altri no e allora giu' con le cazzate!
E allora, chevogliamofare?

sabato, gennaio 09, 2010

YouTube - Domenico Modugno - Meraviglioso (1967)


MERAVIGLIOSA! Secondo me la piu' bella canzone italiana di sempre.

YouTube - Charles Aznavour - L' Istrione ( Le Cabotin )


Un piccolo grande pezzo della storia della musica. Riscopritelo!!!

YouTube - ROMA ROMA - INNO UFFICIALE AS ROMA - LIVE


FORZA ROMAAAAAAAAAAAAAAA!!!

YouTube - The OFFICIAL "Run This Town" Video


This song is awesome and Ryhanna look so good!!
Se guardassero questo video Fibra e gli altri forse smetterebbero di fare quel rap di paese!!

YouTube - NOTTHING HILL -SCENA FINALE -LYRIC "SHE" BY ELVIS COSTELLO


Un omaggio al mio film preferito ed una canzone straordinaria. Il film e' per tutti la canzone e' per mia moglie e mia figlia alla stessa stregua.

YouTube - eagles - hotel california live **Best Quality**


FANTASTIC!!!

YouTube - Frank Sinatra, My Way, With Lyrics


YouTube - Frank Sinatra, My Way, With Lyrics

Oggi non ho voglia di scrivere quindi ascoltatevi queste meravigliose canzoni

venerdì, gennaio 08, 2010


L'ANGOLO DELLA SCOMMESSA
Eccoci qui, dopo la mini pausa invernale riproviamo a guadagnare qualcosa con un minimo di investimento. Purtroppo in questo periodo si fermano i campionati che mi danno piu' soddisfazioni: quello svizzero, quello austriaco e le serie B rispettivamente di Olanda e Germania. Comunque proviamo a far centro dedicandoci ai campionati inglese e spagnolo ecco la terzina:
Wigan - Aston Villa Gol 1,70
Norwich - Exeter Over 1,65
Siviglia - Racing Santander 1 1,50
Puntata 10 $ per una vincita netta di 32$.



IN EGITTO CRISTIANI MASSACRATI, IN ITALIA GLI EXTRACOMUNITARI METTONO A FERRO E FUOCO ROSARNO.
Due notizie apparentemente distanti fra loro ma che, secondo me, sono utili ad inquadrare meglio una situazione che, grazie ai buonisti per nascita ed oppurtunismo, rischia seriamente di sfuggirci di mano, se questo non e' gia' accaduto.
Dall'integralismo del nuovo Egitto fino al permissivismo esasperato della nuova Europa. Quella, per intenderci, che vieta il crocefisso nelle scuole; che permette veli piu' o meno integrali alle donne islamiche eccetera. La, in Egitto, un supposto stupro eseguito da un cristiano copto ai danni di una bambina ha scatenato una vera e propria caccia all'uomo, un vero massacro. I cristiani, senza distinzione ne di eta' ne di sesso, sono stati cercati casa per casa e trucidati senza pieta'. La polizia egiziana e' intervenuta con un ritardo che non esito a definire complice e nessuna, dico nessuna, voce politica e' intervenuta per stigmatizzare questi fatti. Adesso non voglio dire che uno stupratore non deve essere punito, ci mancherebbe altro, ma pensate voi se in Italia ogni volta che extracomunitario stupra, ruba, uccide si scatenasse una caccia all'uomo. Non ci sarebbe il tempo per fare altro. Da questa altra parte, precisamente a Rosarno, un gruppo, nemmeno piccolo, di stranieri sta letteralmente terrorizzando questa cittadina. Adesso leggo di un invio de una task force per sedare i tumulti e riportare tutto nella normalita'. Ovviamente questo dovra' essere fatto senza che gli extracomunitari soffrano di alcun danno fisico, pena la rimozione dalla forza dell'ordine a cui si appartiene. Come e' gia' successo a Mario Placanica, il carabiniere che per legittima difesa sparo' ed uccise un delinquente di nome Carlo Giuliani. Devo ricordarmi di scrivere su questo fatto, perche' quanto accadde a Placanica credo sia una delle piu' grandi infamie nella Storia d'Italia. Per tornare a noi la disparita' di trattamento nei due accadimenti mi sembra evidente. Ora, io vivo da straniero da parecchi anni e, per quanto possa sembrare banale, la prima cosa che faccio ogni qual volta arrivo in un Paese e' cercare di capire le loro consuetudini ed allinearmi ad esse. Lo faccio perche' e' giusto cosi. Non posso pretendere che persone nate e cresciute in un posto con le loro abitudini, i loro modi di fare, capiscano me in quanto "straniero". Ma questo banale non e'; chiunque mette piede in Italia, o meglio detto in Europa, crede di poter fare il padrone, protetto da politici codardi e corrotti e giornalisti ancora piu' codardi e corrotti. Africani, albanesi, zingari di tutte le tribu' sbarcano da noi con la presunzione di continuare con i loro riti tribali. Io non voglio generalizzare, per carita', ho conosciuto personalmente persone straniere perfettamente integrate e di una educazione, a volte, superiore alla nostra; tra l'altro mia moglie e' dominicana e questo dovrebbe bastare a mettermi al riparo dalla definizione di razzista. A meno che essere razzista non significhi pretendere rispetto perlomeno all'interno di casa mia o pretendere il rispetto delle leggi, quelle italiane e non quelle islamiche. Perche' se essere razzista signica questo ebbene lo sono. Vi voglio portare l'esempio del Canada, la Nazione piu' multirazziale al mondo. Io ho vissuto a Toronto e vi assicuro che in questa citta' c'e' veramente di tutto a livello di umanita'! Cinesi, indiani, cingalesi, russi, europei di tutte le nazioni, americani, latino-americani, africani, giapponesi, arabi; eppure tutto fila liscio. Perche'? Perche' la legge canadese non fa distinzione di razza e, a provocazioni violente, risponde con una violenza moltiplicata per due, a volte per tre. Un annetto fa circa, Toronto era al centro di manifestazioni pro-Sri Lanka, organizzate da cingalesi residenti in Canada. Questi cingalesi invadevano le strade del centro a migliaia ma......sui marciapiedi! Un giorno che hanno bloccato una delle arterie cittadine piu' importanti e' intervenuta la polizia a cavallo che a forza di bastonate a liberato la strada in un oretta! Il giorno dopo su tutti i giornali locali il Governo Federale dell'Ontario, con una pagina a pagamento, avvertiva i dimostranti che al ripetersi la situazione, a parte le manganellate assicurate, tutti quelli che sarebbero stati catturati sarebbero stati rimpatriati con effetto immediato, senza concedergli neppure di passare per casa; gli sarebbe stato revocato con effetto immediato qualunque permesso avessero per vivere e lavorare in Canada e che, per ultimo, sarebbe stato loro interdetto il rientro in Canada per sempre. I cingalesi hanno continuato a manifestare ma, appunto, stando bene attenti a non molestare il normale vivere degli altri cittadini. Bene, nessuno ha fiatato. Ne politici, ne cittadini, ne giornali. Tutti tacitamente d'accordo che quella fosse la soluzione piu' corretta da applicare in quella situazione. Attenzione che i cingalesi sono una forza voto non indifferente ma, sembra, i politici dell'Ontario sono meno codardi dei nostri. Non serve molto quando esiste la volonta' di porre fine a situazioni pericolose e di difficile gestione, ma questa volonta', nel nostro bel Paese, e' ben lungi da esistere.
E allora,chevogliamofare?

giovedì, gennaio 07, 2010


DISCORSO ALLA NAZIONE PER OBAMA: "IL FALLITO ATTENTATO? COLPA MIA!"
Il Presidente degli Stati Uniti di America, Barack Obama si e' sentito in dovere di rivolgersi alla nazione per il fatto accaduto tempo fa' relativo al fallito attentato sul volo Delta proveniente da Amsterdam e diretto a Detroit. E ancora una volta devo ammettere la mia sorpresa ascoltandolo (in diretta sulla CNN) mentre snocciolava le mancanze evidenti relative al sistema si sicurezza statunitense e, al momento della ricerca di responsabilita'', dire testualmente: "the buck stop here!", qui si chiude il cerchio. Dove il "qui" e' da lui rappresentato. Abituato, come sono, a sentire negare l'evidenza da gente chiaramente in malafede, il sentire e vedere quest'uomo mi rasserena. Paragonando le sue parole a quelle dei comandanti in capo dell'elisoccorso che ha fatto morire una bimba di 5 mesi per averla fatta attendere 3 ore, beh! almeno da qualche parte del mondo esiste un essere umano degno di essere chiamato uomo! Attenzione che non e' che mi piaccia tutto di Obama. Se fossi americano e' molto probabile che voterei Repubblicano, per il mio modo di essere, di pensare. Visti gli ultimi rappresentanti dopo me ne vergognerei ma sarei Repubblicano. E come Repubblicano devo ammettere che lo stile di quest'uomo mi affascina. Spero che cambi in fretta l'idea di gestire la politica estera con i cioccolatini, prima che lo costringano ma l'approccio alle persone e' qualcosa di nuovo. Non riesco ancora a capire se lui e' proprio cosi, oppure recita una parte! Certo che se e' cosi viene da chiedersi come abbia fatto a far carriere politica visto che dentro quella spazzattura non e' certo con la sincerita' che si fa strada! E allora, chevogliamofare?







LA CONFESSIONE (quarta parte)
E cosi andava avanti la mia vita di ventenne lavoratore. Nel frattempo il tipo per cui lavoravo prende in appalto, o sub-appalto per essere piu' corretti, un paio di bei lavori a Roma: uno presso il deposito ATAC di Via Prenestina ed uno per la apertura di una filiale romana di una banca milanese, di cui non ricordo il nome, a Via Palestro. A proposito di questa banca, voglio raccontare un episodio che la dice lunga sull' egoistica infamita' di determinati personaggi; un giorno un importante dirigente di questa banca, viene a Roma a controllare l'andamento dei lavori. Noi, io ed il tipo intendo, lo andiamo a prelevare all'aeroporto. Durante il tragitto che da Fiumicino ci avrebbe portato al cantiere questo signore si rivolge al tipo in questi termini: " senta Dezi, visto che noi stiamo aprendo questa filiale ex-novo, se lei volesse sistemare i suoi due figli per me non sarebbe un problema accontentarla". Cosi, semplicemente; senza chiedere nulla in cambio o con qualche secondo fine, da semplice padre di famiglia. Invece dell'entusiastico "si, grazie!" che avrebbero risposto tutti i padri, normali e non, il tipo si limita ad un laconico "vedremo". Quando rimanemmo soli mi chiese: " che ne dici? Potresti entrare in banca a fare le manutenzioni". Le MANUTENZIONI!! " Ma come-risposi- le manutenzioni? Io credo che il signore intendesse come impiegato!" Apriti cielo!!! Giu' un altra dose di insulti da far accapponare la pelle. Questa non sarebbe stata l'unica volta che avrebbe cercato, riuscendovi, di rovinarci la vita; a me ed a mio fratello. E' sempre stata la sua grande aspirazione vederci sporchi e morti di fatica. Nel frattempo, avendo l'oppurtunita' di lavorare a Roma ogni tanto, cominciai a frequentare un gruppo di ragazzi che erano soliti riunirsi a Piazza S. Pietro. Tutti bravissimi ragazzi, per lo piu' universitari in legge, che sarebbero diventati avvocati e, per quello che ne so, bravissime persone. Io ero l'unico che lavorava e, di conseguenza, quello con piu' soldi in tasca. Ma nonostante questo, nemmeno per un istante mi ha mai sfiorato l'idea di essere un previlegiato. Mi sarebbe piaciuto molto andare all'universita', mi sarebbe piaciuto frequentare Scienze Politiche per poi intraprendere la carriera di giornalista. Quando lo proposi a casa mi venne ricordato che c'erano migliaia di ragazzi che studiavano e lavoravano allo stesso tempo; qualora avessi voluto potevo fare in questa maniera. E' indubbio che avessero ragione anche se, delle migliaia di ragazzi, non so quanti lavoravano in cantiere ed ai ritmi a cui venivo sottoposto. Eppoi ce la facevo a stento solo con il lavoro, figurati! Avrei voluto sempre essere sulla notizia ed invece stavo sempre sulle impalcature (e senza nessun accorgimento per la sicurezza, per inciso!). E cosi anche questa idea e' stata sacrificata per il bene della famiglia! Questa opportunita' e' stata negata anche a mio fratello mentre e' stata piu' volte proposta a mia sorella,mah! Ed il rifiuto non puo' essere imputato alle condizioni economiche, visto che le cose miglioravano rapidamente sotto questo punto di vista; credo piuttosto che i miei genitori, entrambi, discendano da antiche tribu' africane ove i figli maschi vengono generati in vista di futuri guadagni e non come atto d'amore fine a se stesso o come miglioramento naturale di loro stessi. Mi dispiace dire certe cose, anzi no! Non mi dispiace perche' questi sono i fatti e piu' avanti ve ne daro' la prove. Comunque, dicevo, iniziavo una vita sociale con questo gruppetto di amici. Rapporto spezzettato dai miei continui viaggi a S.Giovanni Rotondo in virtu' di schiavo mal pagato e peggio trattato. Ricordo i loro nomi ed anche le loro facce: Marco Mancini, Emilio Salustri, Maurizio Ceccolini, Bruna e Paola Sciotti, Flavia e Patrizia Torni. Quest'ultima sarebbe diventata la mia prima ragazza "ufficiale". Sembrava una delle mie solite storielle da 15 giorni; sarebbe durata otto anni!! Alla prossima.
E allora, chevogliamofare?

mercoledì, gennaio 06, 2010



INDIA: SUCCESSO PER UNA BANCA GESTITA DA BAMBINI
Nel bjhar per difendere dai furti degli adulti i piccoli lavoratori
Una banca di bambini, per bambini poveri, opera nello stato indiano del Bjhar con grande successo e difende i piccoli dai furti degli adulti. Tanto da far diventare gli stessi bambini i motori economici di alcuni villaggi dello stato nord orientale dell'India. La Bal Vikas Khajana e' una piccola banca cooperativa che oltre a gestire piccoli conti correnti di bambini concede a questi piccoli prestiti. La preoccupazione dei piccoli lavoratori di strada e' sempre quella che qualche adulto possa derubarli.

martedì, gennaio 05, 2010







LA CONFESSIONE (terza parte)
Allora, eravamo rimasti che stavo pertendo per San Giovanni Rotondo ad iniziare la mia vita lavorativa. Se fosse un film lo intitolerei "Viaggio verso l'inferno". Gli orari di lavoro erano massacranti per tutti, pensate per me che non avevo mai fatto niente o quasi, dormivamo in una pensione senza televisione e per mangiare dovevamo uscire di nuovo e recarci ad un ristorante che ci avrebbe servito a menu' fisso. Questo per cinque giorni alla settimana. Aggiungete due viaggi di 5/6 ore ed avrete una fotografia quasi completa della situazione. Dico quasi perche' quanto scritto sopra lo dobbiamo spruzzare con una dose industriale di insulti; quelli che mio padre mi rifilava ogniqualvolta veniva a farci visita. Insulti variegati, di poca fantasia ma efficaci; si andava dal delicato "nullafacente" fino al piu' maschio "figlio di puttana" e cose di questo tipo. Sempre, ovviamente, stando bene attento ad essere circondato da un pubblico che lui credeva ammirato ed invece era, ovviamente, disgustato da tali comportamenti. Siccome di quello che dico non voglio essere l'unico testimone, cerchero', quando questo sara' reso possibile dalla mia memoria, di fornire dei riferimenti ove cercare verifiche; in questo caso e' Renzo Lumaca, un brav'uomo con cui lavoravo a quei tempi, credo abiti sempre a Castel Gandolfo vicino al campo sportivo.
Ma non e' che gli insulti finivano in cantiere, nooo!! Continuavano a casa, senza ragione apparente; e per questo basta chiedere a mia madre ed a mio fratello, testimoni silenti del tentato massacro psicologico. Gia' che ci siete chiedete a mia madre come abbia potuto permettere tutto questo, senza intervenire. Anche nel mondo animale assistiamo di continuo a genitori che difendono i loro cuccioli. E' evidente che io, per loro, ero meno di un animale. E' evidente che lei, mia madre, era abituata piu' di me a sentirmi insultare da quella bestia visto che lo faceva da quando avevo 7 anni. Guardate vi dico questo: da piccolo mi ruppi un piede, sono stato all'ospedale, il tipo li l'ho visto che gia'ero uscito; sotto le armi ho avuto un incidente di auto terribile che per poco non mi ammazzo, il tipo legge la notizia sui giornali e che fa? Mi manda i soldi, sto deficiente!! Sono rimasto 12 giorni ricoverato all'ospedale militare di Udine e non ho visto una sola faccia della mia famiglia. Perche'? Non lo so, non ne ho la piu' pallida idea. Potrei capire delle antipatie in eta' adulta, in effetti non sono un tipo simpatico, ma gli insulti ad un bambino!! Boh! E si che me lo sono chiesto milioni di volte! Pero' da 13 anni, quasi 14, mi domando: ma che razza di padre e' uno che per tutta la vita non ti ha fatto una carezza, che e' una, mai un abbraccio, non ti ha mai domandato: come va? E che razza di madre e' una che guarda a tutto questo e fa spallucce? Come sia, per darvi un idea tangibile dei fatti vi porto ad esempio una mezza specie di sceneggiata da quattro sodi: una sera il tipo li, chiamiamolo padre per comodita', organizza una cena a S. Giovanni con il personale dell'ufficio tecnico. C'erano ingegneri, geometri, una quindicina di persone su per giu. Quando uno di questi, il Geometra Gandolfi, si azzardo' a complimentarsi con lui per il mio comportamento, la sua risposta piu' o meno testuale fu la seguente: " Ma chi? Questo? Questo e' uno stronzo che non capisce un cazzo, deve mettere i piedi per terra. Io sto aspettando Marco (mio fratello), quello si diventera' qualcuno non questo nullafacente!". Ragazzi, vi assicuro che intorno al tavolo il meno imbarazzato ero io! Le persone si guardavano incredule di aver udito certe cose, non sapevano che fare ne che dire; sulla serata scese il gelo. Quanto poi sarebbe accaduto su chi sarebbe diventato qualcuno lo vedremo poi. Nella prossima parte mi fidenzero'! Hasta pronto, muchachos!
E allora, chevogliamofare?

BAMBINA DI 11 ANNI, STELLA DI UN REALITY SHOW DELLA TV INDIANA, SI SUICIDA IMPICCANDOSI!
Neha si chiamava. Questa bambina di 11 anni, troppo piccola per decidere il suo futuro ma abbastanza grande da togliersi la vita, si e' suicidata, sembra, per la decisione dei genitori che, visti gli scarsi profitti scolastici, avevano deciso di farle abbandonare il mondo dello spettacolo. Che cosa dire di fronte ad una notizia del genere? Forse tutti i commenti lasciano spazio ad una serie di domande che, attualmente, hanno risposte difficili da dare. Come si puo' arrivare a tanto? Che cosa e' scattato nella mente di una bambina per portarla ad un gesto tanto estremo? Ma fino a che punto i cervelli dei nostri figli sono ipnotizzati dalle luci della ribalta? Che cosa stiamo facendo alla loro infanzia, alla loro gioventu'? E' chiaro che, visto dal mio punto di vista, l'errore dei genitori (che c'e' sempre quando accade una cosa del genere) non sta nel averla voluta togliere dallo show businesss ma sta nell'avercela fatta entrare cosi piccola. Non si puo' biasimare un padre che esorta la figlia allo studio, io avrei fatto lo stesso; quello che si puo', e si deve, biasimare e' questa moda di sfruttare bambini in nome dell'audience, dello share. Questa abitudine di utlizzare super minorenni per raccogliere pubblico e consensi. La notte di Capodanno, mentre qui erano le 6.00 del pomeriggio, stavo guardando la televisione italiana che festeggiava e in cosa mi imbatto: tre bambini che avranno avuto 12/13 anni cantavano sul palco e sotto la pioggia. E certo! Costano poco (forse niente), catturano l'attenzione (ma senti come canta, cosi giovane!) e chi si ne frega se domani faranno i muratori, le casalinghe, le commesse e vivranno tutta la vita nel ricordo di quella notte; nel pensiero di quello che poteva essere e non e' stato! Gli avvoltoi dello spettacolo + la stupida vanagloria dei genitori, che cocktail terrificante!
E allora, chevogliamofare?

HACHIKO, UN MONUMENTO ALL'AMICIZIA
Non mi piace scrivere di film e, tantomeno, di libri. Credo che siano argomenti altamente soggettivi; uno il film se lo deve scegliere da solo confidando in quel intuito che ti trasferisce su di un titolo piuttosto che un altro. Per i libri ancora peggio: sono uno di quelli che e' fortemente convinto che siano loro, i libri, a scegliere noi e non viceversa. Chi ama i libri questa sensazione la conosce bene; passare ore in libreria senza apparentemente trovare nulla poi, all'improvviso, una copertina ci colpisce, senza sapere perche'. Non conosciamo lo scrittore, non sappiamo di che argomento tratti, niente; eppure sentiamo di aver trovato il nostro compagno per i prossimi 2/3 giorni. Allora lo prendiamo, andiamo alla quarta di copertina per sapere di cosa stiamo parlando, per fare conoscenza con l'autore. Subito dopo ci trasferiamo alla seconda di copertina per leggerne il ripiego, lo sfogliamo, lo soppesiamo e, anche se continueremo il nostro giro in libreria, gia' sappiamo che sara lui che acquisteremo. Forse non subito perche' non abbiamo abbastanza soldi oppure perche' dobbiamo terminare un libro gia' iniziato ma, vi assicuro, QUEL libro noi lo acquisteremo. Cosi va il rapporto con i libri, almeno per me. Comunque per questo film voglio fare un eccezione. L'altra sera girovagavo su Guardafilm, alla ricerca di una pellicola che catturasse il mio interesse. E' sempre piu' difficile, per me, trovare un film che mi piaccia veramente, ed e' cosi anche per i libri. Spesso mi rifugio nel gia' visto, o nel gia' letto, perche' il nuovo troppo spesso mi annoia. Quindi, dicevo girovagavo; ed e' accaduto cio' che accade in libreria: ho visto il titolo e mi ha incuriosito. Non sapevo che ci fosse Richard Gere (un attore tra i miei favoriti), non sapevo di cosa trattasse, niente. Pero' ho iniziato a vederlo. Beh, mi sono trovato di fronte ad un inno all'amore, all'amicizia, alla fedelta'! Il tutto raccontato con una eleganza notevole, con i giusti tempi, in un crescendo di emozioni travolgente. Non vi racconto assolutamente nulla per non rovinarvi nemmeno un secondo della visione ma vi invito a vederlo. E' uno di quei film che, una volta visto, ti fanno pensare "che peccato averlo visto ora, adesso mi sono speso un'ora e quaranta minuti di piacere allo stato puro!". Ogni tanto girovagando si fanno ancora incontri interessanti, peccato non poter dirlo delle persone!!
E allora, chevogliamofare?

lunedì, gennaio 04, 2010



L'ANNO NERO DELL'ECONOMIA CUBANA
Voglio dedicare un po del mio tempo a Cuba. Un po perche' la conosco per averci vissuto un po di tempo, un po perche' mi piace il popolo cubano ed un po perche' ho qualche amico che ricordo con piacere. Anche qui, pero', l'anno appena passato ha lasciato conseguenze abbastanza gravi per quel che riguarda l'economia. Questo nonostante l'impronta socialista che non lascia spazio a banche d'investimento, a istituzioni private e nonostante la sua scarsa integrazione nell'economia globalizzata. Gia' nel 2008 tre violentissimi uragani avevano inferto un duro colpo alla sempre fragile economia cubana, adesso il 2009 ha portato ulteriori problemi. Due su tutti: il calo del turismo (-10%) che contribuisce in maniera importante al PIL nazionale e poi l'esportazione di nickel, che rappresenta insieme allo zucchero l'elemento chiave del commercio estero di Cuba) e' calata sia come quantita' che come valore, visto che il prezzo internazionale si e' quasi dimezzato. Questi contrattempi hanno costretto il governo cubano ad azioni importanti ed, a volte, impopolari; si e' deciso infatti di ridurre le importazioni del 37% (cosa pesante per un Paese che acquista all'estero l'80% del suo fabbisogno alimentare), di contenere la produzione di elettricita' del 12%, e soprattutto di chiudere le mense gratuite, cosa questa dall'elevato valore simbolico. Como sea: Que viva Cuba y los cubanos! Sia per chi e' d'accordo con Fidel sia per quelli che gli sono contro.
E allora, chevogliamofare?

domenica, gennaio 03, 2010




IL PENSATOIO




ANNUNCIO PERSONALE:


CHIEDO PUBBLICAMENTE SCUSA A MIA MOGLIE PER I COMPORTAMENTI CHE STO AVENDO IN QUESTI ULTIMI GIORNI. LE MIE CONDIZIONI PSICOLOGICHE SONO LETTERALMENTE DEVASTATE DALLA SOLITUDINE E LE MIE CAPACITA' DI RAGIONAMENTO ACCUSANO UN MOMENTO DI PAUSA. COMPRENDO DI ESSERE MOMENTANEAMENTE IN BLACK OUT E DI ABUSARE DELLA SUA PAZIENZA. NON POSSO CHE RIPETERLE QUI QUANTO DETTO IN PRIVATO: AMAME CUANDO MENO ME LO MEREZCO PORQUE ES CUANDO MAS LO NECESSITO!

(Adesso non ti approffittare di questa dichiarazione; sono sicuro che troverai la maniera per rassenerarmi un poco e togliermi dai pensieri che me queman por dentro. Eres tu la unica persona que puede ayudarme a luchar mis demones! Te amo, I love you!)

L'IMMAGINE DEL DECENNIO
In questi giorni mentre il 2009 ci lascia per far posto al 2010, i giornali di tutto il mondo hanno pubblicato varie graduatorie riferite ai personaggi, agli eventi che hanno caratterizzato questo decennio (2000/2009). E tutti sono concordi nel mettere al primo posto cio' che e' accadde l'11 settembre del 2001.
Qualcosa di completamente inaspettato ci travolse, una sensazione di incredulita' mista a paura si impossesso' dei nostri pensieri. Tutti noi ricordiamo perfettamente dove eravamo, cosa stavamo facendo, con chi stavamo parlando quando la notizia ci raggiunse. Questo fatto avrebbe cambiato per sempre le nostre vite! Ce ne rendemmo conto da subito; senza sapere chi e come poteva aver architettato qualcosa di tanto orribile. Rimanemmo come istupiditi davanti alle televisioni di casa, dei bar, degli autogrill; seguendo secondo per secondo lo svolgersi dell'orrore. Grattacieli in fiamme, persone che si lanciavano nel vuoto da piani altissimi, il crollo. E le facce degli americani presenti li, in quel momento, con dipinta sui visi la voglia di scappare lontano da quell'inferno e l'incapacita' di farlo. E noi li! A migliaia di chilometri di distanza ma vicini con il cuore, la mente, i sentimenti. Piano piano la sorpresa lascia il posto alla rabbia, al furore. Ancora oggi non riesco a capire quale mente malata si nasconde dietro questo atto. Chi e' l'essere umano che dovra' dar conto alla sua coscienza per le migliaia e migliaia di morti innocenti? E non iniziamo col dire: ah, ma gli americani hanno fatto di peggio!! Forse si, una volta; con Hiroshima e Nagasaki, ma quell'atto barbaro, perlomeno, mise fine ad una guerra! E che guerra! Questa follia, invece, l'ha scatenata una guerra. Dietro ai morti delle Torri Gemelle, infatti, bisogna contare i morti in Iraq, in Afghanistan, in Pakistan, in Egitto, in Somalia, a Madrid, a Londra e chissa' quanti altri posti; quanti altri attentati, quante altre rivalse. E non finisce piu'. Dal 2001 Bin Laden credo sia la persona piu' conosciuta al mondo, e piu' protetta. Le sue amicizie, importanti ed americane, lo tengono fuori dalla portata della giustizia, i suoi soldi comprano pastori afgani e personaggi dei servizi segreti fino ai politici USA. Tanto che la domanda, ormai stantia e poco originale, ma attuale fino a quando non si conoscera' la verita', e': ma e' stato veramente lui? Oppure e' stata la stessa mano che uccise JFK? Questo si supererebbe l'orrore dell'attentato. E di gran lunga!! E allora, chevogliamofare?

La Roma in tutti i sensi



ROMA:LA FORZA DI UN'IMPERO E DI UNA SQUADRA!



ROMA:UN MUSEO A CIELO APERTO


A.S. ROMA:STORIA DI UNA DELLE PIU FORTI

SQUADRE DEL MONDO


sabato, gennaio 02, 2010


LUCA TONI ALLA ROMA
Dopo anni di semi immobilismo sul mercato non ci si puo' esimere dal commentare l'acquisto di Toni da parte della Roma. L'attaccante azzurro arriva a rinforzare un reparto a cui serviva assolutamente una torre che sappia farsi rispettare in area di rigore. Pero'...c'e' un pero'!!!
Personalmente non sono convintissimo che il nome sia quello giusto. Per l'amor di Dio niente da eccepire sul valore del giocatore; e' un grandissimo attaccante, capace di cambiare il corso di una partita. Difende palla come pochi ed usa il corpo come nessuno, sa giocare di sponda e di testa si fa rispettare. Va be ma detto tutto questo qual'e' il pero'? Il pero' e' che e', per assurdo, troppo forte per come e' strutturata la Roma. Ragazzi, questo viene per giocare mica per guardare le partite dalla panchina! Ed ecco la domanda: a posto di chi? Ed ecco l'unica riposta logica: di Totti! Tutto il resto sono acrobazie tattiche, le chiacchiere, gli schemi alternativi, tutto. Toni e' un attaccante centrale, su questo non esiste il minimo dubbio. Anzi talmente centrale che gia' giocare con un altra punta gli da noia. Il primo anno al Bayern, quando ha realizzato duemila gol, hanno tolto uno come Klose per permettergli di giocare da solo. Due ali larghissime ed inserimenti dei centrocampisti per sfruttare le sponde. Noi uno buono per Toni ce lo abbiamo ed e' Perrotta. Quello che non abbiamo e' la sicurezza che Toni possa rendere piu' di Totti. E' inutile nasconderlo: il Capitano puo' giocare solo la davanti, poco movimento aspettando l'esplosione accecante della classe allo stato puro. E' inutile pensare a riportarlo trequartista,non ha piu' il dinamismo ne, secondo me, la voglia. Certo fosse il Totti giovane dei tempi di Zeman o dello Scudetto sarebbe perfetto: Totti e Vucinic esterni con Toni prima ed unica punta, una goduria! Ma cosi non e'. Mi aspettavo qualcuno un po piu' soft, con le stesse caraterristiche di Toni ma senza ambizioni mondiali. Uno da far entrare a 15 minuti dalla fine, quando la partita non si sblocca o c'e' da recuperare, per sfruttare la prestanza fisica dentro l'area. Uno.........come posso dire? Ecco uno tipo Bernacci oppure Budan, uno cosi. Comunque il mio augurio e la mia speranza e' che Toni ci possa aiutare facendo 15.000 gol in sei mesi, che dia respiro al Capitano e voglio vedere Ranieri cosa inventa per farli giocare insieme. Sempre Forza Roma. E allora, chevogliamofare?

venerdì, gennaio 01, 2010



LA MAGIA DI INTERNET
L'altra sera ero in collegamento via web cam con mia moglie e mia figlia e cosi mi sono venute in mente le cose straordinarie che Internet ci permette di fare in tempi strettissimi, le opportunita che crea, le informazioni che ci fornisce. Non esiste il minimo dubbio che nel futuro Internet verra' equiparato alla scoperta del fuoco o della ruota nello sviluppo dell'umanita'. Il suo avvento ha cambiato, e continua a cambiare il nostro stile di vita. Mutazione che avviene sia in positivo che in negativo. Nel caso specifico pero' , del mio collegamento cioe', la mente e' andata agli emigranti degli anni 20 - 30, a quelli che a bordo di una nave venivano nelle Americhe a cercare a fortuna. Costoro vivevano una separazione reale dalla loro famiglia; sarebbero passati mesi, a volte anni, prima di poter inviare o ricevere notizie dei propri cari. Oggi no. Oggi bastano un normalissimo PC, una piccola telecamera e senza altre necessita', tipo cavi o similari, e si puo' conversare in video con persone distanti migliaia di chilometri, il tutto in tempo pressoche' reale. Ed io non posso fare a meno di riflettere che solo 40 anni fa, quando ero bambino, il solo fatto di possedere un telefono in casa era considerato status symbol. I cambiamenti, in campo tecnologico, sono avvenuti, ed avvengono, ad una velocita' supersonica, si fa fatica a stargli dietro. Computer sempre piu' potenti e sempre piu' piccoli, cellulari dalle infinite funzioni, satelliti, TV via cavo eccetera. Non riusciamo letteralmente a tenere al passo, le novita' si succedono quotidianamente e quello che era buono ieri oggi e' gia superato. La mia generazione ha vissuto in pieno questa epoca di avanzamento esagerato, molti sono rimasti indietro (io per primo. Le mie conoscenze informatiche sono vergognosamente insufficienti), per qualcuno ha rappresentato la ricchezza, per molti altri il fallimento. Sono strumenti affascinanti nelle loro contraddizioni; ci permettono un dialogo a livello globale e nello stesso tempo ci isolano ogni giorno di piu', sono fonti di cultura e di ignoranza, salvano vite e procurano morte. Come tutte le scoperte dell'uomo anche questa non fa eccezione: la sua valenza e' strettamente legata al modo in cui si usa. Due persone diverse con lo stesso apparato possono generare felicita' e dolore. Dipende dal tipo di persona. D'altronde il fuoco non e' stato inventato per i piromani ma per scaldarsi, con il nucleare l'intenzione non era propriamente quella di distruggere Hiroshima e Nakasaki, quando Leonardo pensava all'aereo non esisteva Pearl Harbour. E cosi per tutto: Internet non nasce per i pedofili o i terroristi ma queste persone esistono e approffittano di quello che hanno a disposizione per generare dolore, ma non riusciranno a convicermi che senza questi strumenti staremmo meglio, senza di loro staremmo meglio! Questo e' sicuro! E allora, chevogliamofare?